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Moto Hagio

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    Lo smop è lieto di presentarvi A-A', un volume unico composto da tre storie brevi a tematica fantascientifica che hanno come denominatore comune la presenza di una particolare razza umanoide: gli "Unicorni". Una specie creata in laboratorio, i cui (rari) esemplari non sono in grado di provare emozioni e sono inoltre facilmente riconoscibili da una striscia di capelli rossi a metà della loro capigliatura...attraverso di loro la Hagio trova il pretesto per trattare il tema dell'incomunicabilità tra "diversi". (cit. dal sito)

    il progetto è quasi concluso visto che abbiamo rilasciato la prima parte dell'ultima storia :joy:

    cosa ne pensate? vi ha appassionato o vi ha lasciato freddi? vi ha fatto riflettere o vi ha lasciato indifferenti?

    dite dite! :joy:
     
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  2. *GardeniA*
     
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    Devo dire che A'A, come altri titoli di Moto Hagio

    SPOILER (click to view)
    lo trovo estremamente affascinante, qualcosa che induce davvero ad una certa riflessione nel lettore, ma nel contempo lo trovo molto freddo e distaccato, un po' come lo spazio che gli fa da cornice.

    E' incredibile come l'autrice riesca a ricollegare storie con l'unicità della razza degli unicorni, senza scadere in storie troppo simili ma conducendo il lettore con un filo rosso che gli mostra quanto un fattore comune, l'unicorno appunto, possa portare ad esiti diversi.

    La prima storia è quella a mio parere più emotivamente coinvolgente, con i protagonisti condannati a una fase di avvicinamento che avviene in maniera non sincronizzata tra i due e che culmina in uno straziante momento d'unione, subito interrotto. Gli unicorni poi, che dovrebbero essere freddi e a-emozionali, paiono invece animati da sentimenti più sottili, ma più ancestrali e strazianti, anche se solo sul lungo periodo.

    Il collegamento tra seconda e terza storia non me lo aspettavo proprio, sembra proprio che una volta incontrate una di queste arabe fenici, anche se con esiti poco felici, non si possa evitare di imbattersi di nuovo in essa. Il tema della sovrapposizione la domina, ma personalmente preferisco quello dell'aspirazione non raggiunta, della promessa non mantenuta. Quanto siamo abituati a personaggi quasi infallibili, le cui eccezionali capacità non vacillano se non per un istante? Nella figura di questo ragazzo, che non raggiunge mai l'equilibrio, ma che possiede un potere ora vacillante, ora distruttivo, ora marginale, trovo sia molto più facile immedesimarsi e trarne qualche riflessione.

    L'ambientazione spaziale è poi bellissima, con questo miscuglio di "razze spaziali" che si accapigliano e cadono preda di facili pregiudizi è così facile vedere ben altri pregiudizi e conflitti! Il tutto conserva poi una cerca aurea da romanzo di fantascienza davvero intrigante, così come il progetto per la salvaguardia dei marziani.
    E' un po' un peccato che i comprimari rimangano sacrificati almeno in parte nell'esiguo spazio che la lunghezza di una storia breve consente. Il tratto poi lo trovo sorprendentemente moderno, specie nella caratterizzazione dei protagonisti, è nitido, definito eppure leggero, mentre nei "riempitivi" si appesantisce un po'.

    Insomma, attendo con ansia la conclusione per potermi rileggere il volume con calma e trarne altre riflessioni.
     
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1 replies since 17/11/2009, 10:49   254 views
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