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Manga d'ambientazione storica

Giusto per non escludere nulla

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    CITAZIONE (Lazulia @ 20/6/2015, 15:32) 
    CITAZIONE (ScotchLilium @ 20/6/2015, 09:50) 
    Una curiosità, si parla dell'interesse di Van Gogh per il Giappone?

    Nel primo volumetto no. Ma in generale anche caratterialmente c'entra poco e niente col vero Van Gogh.

    Aah, peccato!
     
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    Qualcuno conosce Gunka no Baltzar ?
     
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    MASHIARA. Significava amata diletta, col cuore e con l'anima, ma anche perduto amore.

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    So che esiste e null'altro praticamente. Sta su un magazine per me controverso come Bunch, quindi non gli ho dato nemmeno uno sguardo.
     
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    CITAZIONE (Ananke @ 30/6/2015, 13:23) 
    Sta su un magazine per me controverso come Bunch, quindi non gli ho dato nemmeno uno sguardo.

    Cosa intendi per "magazine controverso"? O_o
     
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    MASHIARA. Significava amata diletta, col cuore e con l'anima, ma anche perduto amore.

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    Che mi lascia un po' "boh". Non ricordo manga degni di nota, per me ovviamente, su ste magazine (seinen), non c'è nulla che legga nemmeno al momento, ma allo stesso tempo non lo eviterei a prescindere perché non mi pubblica nemmeno titoli particolarmente brutti (sempre per i miei gusti).
     
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    CITAZIONE (Ananke @ 1/7/2015, 13:35) 
    Che mi lascia un po' "boh". Non ricordo manga degni di nota, per me ovviamente, su ste magazine (seinen), non c'è nulla che legga nemmeno al momento, ma allo stesso tempo non lo eviterei a prescindere perché non mi pubblica nemmeno titoli particolarmente brutti (sempre per i miei gusti).

    Ah, vabbè. Pensavo che con 'controverso' intendessi che pubblica roba degna di dar scandalo o che è coinvolto in cose poco chiare... XD
     
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    CITAZIONE (Ananke @ 1/7/2015, 13:35) 
    Che mi lascia un po' "boh". Non ricordo manga degni di nota, per me ovviamente, su ste magazine (seinen), non c'è nulla che legga nemmeno al momento, ma allo stesso tempo non lo eviterei a prescindere perché non mi pubblica nemmeno titoli particolarmente brutti (sempre per i miei gusti).

    Io sto leggendo Hiru ed è molto buono (at least il primo volume) :D

    www.mangaupdates.com/series.html?id=64269
     
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    CITAZIONE (minty77 @ 1/7/2015, 13:56) 
    CITAZIONE (Ananke @ 1/7/2015, 13:35) 
    Che mi lascia un po' "boh". Non ricordo manga degni di nota, per me ovviamente, su ste magazine (seinen), non c'è nulla che legga nemmeno al momento, ma allo stesso tempo non lo eviterei a prescindere perché non mi pubblica nemmeno titoli particolarmente brutti (sempre per i miei gusti).

    Ah, vabbè. Pensavo che con 'controverso' intendessi che pubblica roba degna di dar scandalo o che è coinvolto in cose poco chiare... XD

    Infatti ho scritto "per me controverso" non a caso XD Il "per me" aveva senso.
    [Forse non s'è notato, ma scrivo molto di fretta ultimamente, vi chiedo perdono se spesso sono un po' criptica]

    Boh Spaced a me a pelle non ispira nulla... darò almeno un occhio (quando avrò tempo) a quel che dici tu.
     
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    Apro un topo, a maggior gloria di quelli di Bunch :P
     
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    Oggi ho letto 3 volumi di "Rose Josephine", non avendo grosse aspettative, e invece mi ha affascinato e interessato! Lo stile è molto shoujo anni '80, e l'autrice ha trasformato Rose in un'eroina romantica, tralasciando i lati più capricciosi (e i suoi amanti). Nonostante quello (beh però io adoro lo stile shoujo retrò XD i disegni comunque li trovo belli) devo dire che la parte storica è abbastanza fedele, anche se dopo il cambiamento (dovuto alla separazione dal marito) Rose viene descritta ancora un po' troppo pura (però devo ancora leggere il finale).
    Mi sono appassionata alla figura di Napoleone e Rose grazie a Eroica (storicamente però più veritiero :lol: ) e ne avevo comprato qualche biografia. L'infanzia di Rose veniva descritta proprio così a Martinica, molto libera, e anche lei era molto gentile con gli schiavi e le sorelle. Era anche affezionata a un fratellastro, avuto dal padre con una serva, solo che il ragazzo in questione era mulatto e non la seguì a Parigi, ma credo che le autrici si siano ispirate a lui per Agatho. Anche Alexander me lo ero immaginato come descritto nel fumetto. E anche la scena del convento XD
    Invece da quando incontra Napoleone in poi è molto più "favoleggiante"
    Alla fine una visione della sua vita un po' più leggera e sentimentale, ma devo dire che non l'ho trovato un brutto fumetto. Stasera lo finisco :D.

    Per finire, ho trovato sul tubo un filmato della Igarashi intenta a disegnare proprio questa opera. I sottotitoli sono in francese, però è interessante!

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    Edited by Mari chan - 5/7/2015, 14:06
     
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    "Mi piace inventare gli spettacoli che voglio...Quelli che non riesco a vedere, cerco di sognarli..."(Valentina, di Guido Crepax)

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    Letto il secondo volume di Addio Stregone (che io ho ribattezzato Addio al mito di Vincent Van Gogh :gnegne: ).
    A me questo lavoro di Hozumi ha lasciata alquanto perplessa. In pratica è una riscrittura della storia del pittore Van Gogh secondo la fantasia dell'autrice. A me, che adoro la storia dell'arte, veder falsato in maniera così radicale un uomo dalla tormentata genialità e follia come Van Gogh ha fatto storcere il naso. Qui il tragico pittore del Campo di grano con volo di corvi diviene la classica figura cara a molti manga di omone buono, ingenuo oltre ogni credibilità ed inconsapevole di sè stesso, mentre assume più rilevanza lo "stregone" del titolo, ossia il fratello Theo. Non voglio spoilerare oltre a chi leggerà, ma come già avevo anticipato, il rapporto tra i due l'ho trovato qualcosa di davvero troppo contorto. Inoltre, in questa riscrittura sistematica della vita del pittore, risulterà irritante, per chiunque ne conosca la storia, trovare tantissime incongruenze ed ingenuità, come se l'autrice non conoscesse bene la poetica di Van Gogh, o l'avesse volutamente ignorata. A questo punto, se l'intento di Hozumi era quello di ritrarre il tema a lei caro di un rapporto stretto ma travagliato tra due fratelli, forse sarebbe stato meglio se avesse inventato tutto di sana pianta, senza andare a scomodare una figura chiave della pittura moderna.
     
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    CITAZIONE (Lazulia @ 3/8/2015, 15:42) 
    Letto il secondo volume di Addio Stregone (che io ho ribattezzato Addio al mito di Vincent Van Gogh :gnegne: ).
    A me questo lavoro di Hozumi ha lasciata alquanto perplessa. In pratica è una riscrittura della storia del pittore Van Gogh secondo la fantasia dell'autrice. A me, che adoro la storia dell'arte, veder falsato in maniera così radicale un uomo dalla tormentata genialità e follia come Van Gogh ha fatto storcere il naso. Qui il tragico pittore del Campo di grano con volo di corvi diviene la classica figura cara a molti manga di omone buono, ingenuo oltre ogni credibilità ed inconsapevole di sè stesso, mentre assume più rilevanza lo "stregone" del titolo, ossia il fratello Theo. Non voglio spoilerare oltre a chi leggerà, ma come già avevo anticipato, il rapporto tra i due l'ho trovato qualcosa di davvero troppo contorto. Inoltre, in questa riscrittura sistematica della vita del pittore, risulterà irritante, per chiunque ne conosca la storia, trovare tantissime incongruenze ed ingenuità, come se l'autrice non conoscesse bene la poetica di Van Gogh, o l'avesse volutamente ignorata. A questo punto, se l'intento di Hozumi era quello di ritrarre il tema a lei caro di un rapporto stretto ma travagliato tra due fratelli, forse sarebbe stato meglio se avesse inventato tutto di sana pianta, senza andare a scomodare una figura chiave della pittura moderna.

    Io invece devo dire che il finale a sorpresa che "spiega" le incongruenze di questa storia con la storia vera mi è piaciuto. Il fratello che fa riscrivere totalmente l'esistenza sua e di Vincent come la storia "reale", quella che conosciamo noi, perché un artista che non sia "maledetto" non stuzzicherebbe l'interesse del grande pubblico... tocca temi già visti: l'idea che la verità sia quella che fai credere agli altri, l'impossibilità di stabilire quale sia la verità vera su un personaggio pubblico e famoso causa mancanza di accurate fonti nonché mistificazioni varie che sì, accadono. :sigh: E' anche triste perché alla fine a diventare famoso (nel manga) non è stato il VERO Vincent Van Gogh, ma uno "fabbricato" per il successo... di solito si vedono storie di artisti che si costruiscono un'immagine finta per farsi pubblicità da vivi, a lui succede da morto...
    Chi lo sa, forse l'autrice del manga ci sta dicendo che alla fine, per buone che siano le tue opere, sarà sempre l'autore ad essere giudicato per primo? La sua personale opinione del perché gli artisti che scrivono il loro nome nella storia abbiano avuto una vita infelice? :lol:
     
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    CITAZIONE (ScotchLilium @ 3/8/2015, 16:33) 
    Io invece devo dire che il finale a sorpresa che "spiega" le incongruenze di questa storia con la storia vera mi è piaciuto. Il fratello che fa riscrivere totalmente l'esistenza sua e di Vincent come la storia "reale", quella che conosciamo noi, perché un artista che non sia "maledetto" non stuzzicherebbe l'interesse del grande pubblico... tocca temi già visti (cut)

    Le incongruenze e le ingenuità, nonostante il finale come hai detto tu a sorpresa, ci sono e rimangono comunque. Van Gogh nella sua vita conobbe tante persone, girò molte città, finì in manicomio, così come il fratello Theo: com'è possibile che tutto questo nel manga venga inventato di sana pianta dallo "stregone", quando nella realtà moltissime persone conobbero il pittore, ed assistettero a molte delle fasi maniacali di cui soffriva?
    Io questa storia della riscrittura da parte di Theo della vita del fratello la trovo un'enorme forzatura da parte di Hozumi.
    Per non parlare del celebre autoritratto di Van Gogh con cappello di feltro: quando i tizi alla mostra dicono che in realtà secondo una teoria sarebbe il ritratto di Theodorus, per me questo manga perde di ogni credibilità, visto che il pittore nel corso della sua vita si fece moltissimi autoritratti, e Gauguin stesso lo dipinse in un suo quadro.
    Ripeto: o Hozumi in realtà non possedeva una reale cultura sul pittore, pur scrivendo un manga su di lui, o ha volutamente ignorato troppe cose in favore del suo fumetto; la qual cosa non è neanche per forza disprezzabile di per sè, ma se ti accosti ad un personaggio importante come Van Gogh devi farlo con una certa prudenza, secondo me.
    Ho realmente apprezzato le ultime cinque pagine, che mi hanno persino commossa (e per commuovere me ce ne vuole), ma a questo punto scriveva una storia di due fratelli qualsiasi. E non è neanche detto che in quel caso mi piaceva, perchè il rapporto tra 'sti due l'ho trovato morboso fino all'inverosimile *_* .

    Edited by Lazulia - 3/8/2015, 17:21
     
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    CITAZIONE (Lazulia @ 3/8/2015, 16:52) 
    ma a questo punto scriveva una storia di due fratelli qualsiasi. E non è neanche detto che in quel caso mi piaceva, perchè il rapporto tra 'sti due l'ho trovato morboso fino all'inverosimile *_* .

    Fondamentalmente il mio pensiero è quello qui sopra espresso da Lazulia. Il manga in sé m'è piaciuto, o meglio, mi sarebbe piaciuto se riuscissi a slegare i qui presenti fratelli Van Gogh dai veri Van Gogh. Anche la storia della riscrittura è pensate, può starci riscrivere qualcosa, ma tutto tutto è troppo esagerato per un manga che si vuole mantenere comunque in una ambientazione realistica.
    Quindi il mio giudizio sulla storia resta un po' un SO, diciamo un 6 e mezzo. (Il primo volume m'era piaciuto molto più del secondo, tra l'altro)
     
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58 replies since 31/3/2015, 17:27   1406 views
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