Domenica ho visto il mio primo Yonimo, quello del 2009 con
Toma.
Partivo dal preconcetto che queste serie di miniepisodi (non più di 20 minuti a episodio) trasmesse due volte l'anno fossero paurose ed inquietanti.
E non è che mi sbagliassi, solo non è una paura che ti fa urlare o causa angoscia, ma ti porta a riflettere.
La storia in questione porta il titolo di "
Riciclo dei Suicidi".
Indubbiamente di primo acchitto il fatto di
acchiappare i suicidi prima che portino a compimento il loro obiettivo e riutilizzarli per scopi socialmente utili, tipo usarli come cavie per farmaci o scambiarli con gli ostaggi di un rapimento, dato che in primo luogo erano loro ad aver rinunciato alla propria vita, ma ad ogni incarico a cui si sopravvive, sentirsi dire "per quelli che sopravvissuti, mi dispiace molto, aspettate un prossimo incarico" è una cosa estremamente crudele e disumana!
Come dice il personaggio di Ryo, hanno deciso loro di morire, ma da qui a venire sfruttati come esseri inanimati che ne passa!
Il personaggio di Toma
giunto al quarto stadio, naturalmente ne ha avuto abbastanza e vuole vivere...e il fatto che la sua fuga finisca in un involontario nuovo tentativo di suicidio che lo riporta al punto di partenza è
L'uomo del MS
alla fine ci porta la morale, e ne ha ben donde...
Bravissimo Toma e bravissima Ryo, che deve essersi divertita immensamente a fare
la "signorina buonasera" annunciando lavori e dispiacendosi per i sopravvissuti
Toma si sarà divertito un po' meno
Non vedo l'ora di vedermi gli altri trasmessi nel corso degli anni che sono stati subbati