Dalla puntata 1 alla 10
E per la modalità
un drama di almeno 10 anni fa della Challenge ho scelto questo drama che risale al "remoto" 2000 che da tempo intendevo vedere.
La storia tende decisamente al comico in quello stile assurdo giapponese fatto di personaggi borderline e situazioni al limite dell'idiota, il tutto condito da simpatiche battutine a sfondo osè
Le battute tormentone su Naoko saranno legate al presunto fatto che
, mentre per Ueda si evidenzia di continuo che
è il Rocco Siffredi di Giappone
Peccato che là la cosa non è un pregio di cui vantarsi
Però ogni tanto provano ad infilarci qualche momento un po' più serio e tendente al drammatico, ma durano davvero poco
Tra Naoko e Ueda si crea un bel rapporto di complicità dove i due si dicono in faccia di tutto senza filti. Se la giocano un po' sul filo della romance, ma, almeno per ora, in quel senso non si va
Yabe e il suo assistente sono i poliziotti più disastrati del mondo
Yabe ( che è interpretato dallo stesso attore che in Gokusen interpreta il vice preside) non ha voglia di far nulla
Fa il minimo sindacale e poi sbologna tutto in mano al suo assistente che ha un solo neurone e funziona a singhiozzo
è divertente il fatto che se per Yabe Ueda è uno da rispettare, Naoko invece merita di essere perpetuamente ignorata
Anche la madre di Naoko è importante e io non credevo lo fosse così tanto
Viene introdotta come personaggio di contorno un po' casuale, ma con l'andare della storia si capisce che
lo scopo finale di Naoko è quello di scoprire la verità sulla morte del padre che è stato assassinato da qualcuno di ignoto e che la madre ne sa più di quanto sembri
Quando alla fine a Naoko si presenta l'occasione di approfondire la faccenda, non si fa pregare due volte, un po' perché
aveva una grande adorazione per il padre e un po' perché la stessa Naoko inizia a dubitare del suo ruolo in tutta la vicenda
L'evoluzione della storia sul finale non me l'aspettavo
Pensavo che
il padre fosse morto a causa del suo lavoro, che si fosse messo contro qualcuno... e invece è morto per "colpa" della moglie e della comunità di isolani pazzi da cui l'aveva fatta fuggire
E la madre sapeva tutto
La figura della madre rimane piuttosto ambigua fino alla fine, nel senso che non si riesce a capire se
ha davvero delle capacità paranormali oppure è solo un'abile realizzatrice di trucchetti
Dubbio che a dire il vero si ha pure su alcuni dei presunti maghi che incontriamo nelle dieci puntate
Di sicuro possiamo avere delle risposte razionali sui casi
delle gemelle e del santone con la benda
ma un qualcosa di dubbio per
la santona della comunità isolata e per Miracle Mitsui
i loro trucchi sono palesi una volta che vengono smascherati, eppure escono di scena lasciando dei dubbi
La stessa Naoko è una ciarlatana conclamata, eppure alla fine non puoi far a meno di chiederti se
per caso ha ereditato qualche talento paranormale mai coltivato dalla madre, nel caso in cui lei abbia veramente delle capacità in tal senso
Quindi la domanda è: Esistono persone che hanno davvero poteri paranormali? Assemblate gli indizzi sparsi nel drama e a voi l'ardua sentenza
Forse sì, o forse no
Il drama è carino e piuttosto leggerino, pur non mancando qualche situazione più impegnativa. Mi è piaciuto abbastanza e
gli do un 7,5 CITAZIONE (tsukushi*makino @ 10/11/2016, 14:12)
ma questo decisamente meno
CITAZIONE
Il drama è composto da tre serie TV, due special, quattro film e uno spin off da due stagioni
Io intanto mi sono vista la prima stagione che è comunque pensata per bastarsi, quindi non penso che andare oltre sia fondamentale. Magari si può pure far passare del tempo prima di continuare che non rischi di perderti chissà quali dettagli
CITAZIONE (Yeon Suk @ 10/11/2016, 14:47)
Praticamente
Galileo in versione soprannaturale.
Ma "maga" vuol dire veramente maga oppure prestigiatrice?
Galileo è sul poliziesco più classico, questo è un po' un delirio
Naoko fa trucchetti con le carte o facendo fluttuare la palla a mezz'aria, ma il padre era più bravo perché di lui si cimentava anche in numeri di escapologia che non sono alla portata della figlia