Eccomi qui, con il primo commento della challenge di quest’anno.
Avevo già cominciato la visione di questo drama molto tempo fa, subito dopo aver finito Scarlet Heart; poi ero rimasta delusa da molte cose e avevo interrotto la visione per dedicarmi ad altro. L’ho ripreso per questa nuova challenge spinta dal mio periodo da drama cinesi e per il commento super positivo di sun di cui mi fido moltissimo.
Stranamente, questa volta mi sento di dissentire con il suo commento.
Per quel che mi riguarda questo drama raggiunge a stento la sufficienza e per un semplice motivo. 48 episodi sono troppi. Decisamente troppi. Ne bastavano 20 e sarebbero stati più che sufficienti.
Perché dico questo?
Il drama è molto lento. Pieno di sotto trame riempitive che nulla lasciano alla storia e non emozionano, episodi di interesse marginale che lasciano il tempo che trovano, magari anche di una certa pesantezza a livello emotivo per i protagonisti ma trattati con superficialità e scarso interesse. A fare da contro altare a questa tendenza quella opposto di focalizzarsi per puntate intere su qualcosa di abbastanza noioso e fondamentalmente irrilevante per i protagonisti.
Le prime
dieci puntate (e forse qualcuna di più) sono riassumibili tutte nella sinossi che si legge. Voi adesso immaginate otto ore di visione che raccontano quelle poche righe che leggete nel primo post? Due episodi, ne sarebbero bastati due. Ovviamente il tutto è molto diluito.
Le seconde dieci puntate sono tutte un angst. Come si legge nella trama lei viene portata a palazzo, scopre di essere incinta del suo Shixiong e angsta. Angsta per dieci puntate ricordando il suo amore perduto, lottando contro l’harem e contro un imperatore che la tratta come la sua pupilla. anche qui, come per le prime dieci, il riassunto lo si poteva fare in tre puntate, quattro ad essere generosi. così in sei puntate ci saremmo riassunti bene le prime venti.
Arriviamo così alla puntata 20, muniti di santa pazienza perché davvero fino a questo momento la storia è molto noiosa con rari momenti di pathos. Il metodo lakorn mi ha salvato in questo caso.
dopo la puntata 20 le cose cominciano a farsi più interessante ed il ritmo migliora. Li’er finalmente si sblocca, comincia a provare a sua volta dei sentimenti per l’imperatore e da questo momento in poi il drama prende una piega più interessante.
Senza dimenticare che i complotti dell’harem sono stereotipati e abbastanza labili, non troppo interessanti e di poca rilevanza di trama; senza dimenticare che le questioni politiche, benché interessanti, vengono portate molto per le lunghe tanto da risultare spesso noiose.
Tuttavia, in questa metà, partendo più o meno dall’episodio 25, gli intrighi di corte, la politica ed il romance si intrecciano bene e con un po’ di sano skip il drama si segue con piacere.
Questo drama è un
bel romance ma non ha abbastanza attenzione per la parte importante di uno storico: la politica e la situazione storica. Una voce fuori campo, di tanto in tanto, liquida in una battuta la situazione di battaglie e conquiste.
I personaggi principali (Li’er, Zheng’er, Han Shen e Jing Ke) sono da prendere abbastanza singolarmente per poterne dare un parere complessivo. senza però dimenticare che anche alcuni personaggi di contorno sono molto apprezzabili. ad esempio le due Madame, ergo le consorti di primo ordine dell'imperatore. o il Cimbellano, l'uomo più fedele dell'imperatore, o anche il principe dello Yan. Tutti questi elementi mi sono piaciuti molto e anche se poco valorizzati mi hanno lasciato qualcosa di piacevole.
Li’er è una perfetta Mary Sue. Lei non sbaglia mai, è forte, coraggiosa, bravissima, intelligente, la più bella del reame, tutti la ama e la adorano, non prende mai una decisione sbagliata e l’unica cosa comprensibile nel suo personaggio è stata la fase dell’innamoramento. Molti hanno criticato il suo amore per l’imperatore dicendo che più che amore fosse Sindrome di Stoccolma. Si vede che questa gente non ha mai visto un lakorn. Ho trovato molto realistico il modo in cui Li’er sia stata capace di innamorarsi e di trattare questo amore. Ogni sue scelta, in fin dei conti, è stata in linea con il personaggio.
Han Shen, secondo me, è il vero second lead e, con l’imperatore, uno dei personaggi migliori. È ben caratterizzato, serve solo per poter salvare Li’er dai pericoli di palazzo, un aiutante come un altro, sacrificato a questo amore non corrisposto, ma non credo sia possibile non amarlo. È un personaggio ben fatto, ben strutturato, non è perfetto eppure ha tutto ciò che serve ad un onesto second lead.
Jing Ke è un personaggio inutile che se non per ingravidare la sua bella, se non per imparare la tecnica del suo Shifu in 44 episodi non è servito a niente. Insomma, ore intere su questo ragazzotto che raggiunge stadi di tedio inimmaginabili e comincia a funzionare solo gli ultimi quattro episodi quando, finalmente, acquista un senso e un suo pathos ai fini della storia. Non lo considero un second lead perché per quel che mi riguarda dopo l’episodio 10 poteva anche comparire solo come un cameo di tanto in tanto e la storia ne avrebbe molto giovato (oltre al fatto che l’attore è molto bruttino).
Zheng’er ergo l'imperatore. L’unica vera gioia di questo dorama, il personaggio migliore in assoluto. Pieno di ombre e con poche luci. Un uomo inquietato dai demoni del suo passato e anche del suo presente. Lucido nella sua follia ed inconsapevole. Votato ad un sogno di pace che in realtà è bisogno di autoaffermazione. È un personaggio talmente ben costruito che ci si chiede dove sia finita la persona che lo ha creato perché, nel drama nel suo complesso, manca proprio quello che io ho visto nella psicologia di questo imperatore. È per lui, e solo per lui, che il drama merita la sufficienza. È per lui che l’ho finito (altrimenti avrei mollato bellamente).
In generale non lo consiglio a chi vuole un drama dal ritmo serrato ma a coloro cui piace una romance carina e abbastanza sofferta e, soprattutto, un BE (io, ad esempio, ne vado pazza) questo è pane per i vostri denti.
SPOILER SULLA PUNTATA 48.
Quanto ho amato la fine? L’ultima puntata mi ha lasciato una sensazione meravigliosa. Ho amato la scelta di un finale così, un po’ tragico ma assolutamente in linea con la figura dell’imperatore. La scena è stata bellissima, mi ha molto emozionata e l’unica cosa che mi è dispiaciuta è stata la resa teatrale dell’ultimo addio di Li’er che, in realtà, per i miei gusti, ha rotto un po’ il pathos della scena.
Ho molto apprezzato la carneficina degli ultimi episodi. Hanno lasciato morire praticamente ogni singolo essere umano vicino all’imperatore, lo hanno lasciato solo nel proprio folle e anacronistico desiderio di pace che in realtà era irrealizzabile fin dall’inizio. Il fatto che fino alla fine lui rinfacci a Li’er di non capirlo, la sua incapacità di rendersi conto fino alla fine di essere solo. Quando restano soli, Zheng’er e Li’er, lui continua a non vedere altro che lei come ha fatto sin dall’inizio, incapace di rendersi conto che oltre a quella donna non gli resta più niente. Farla morire tra le sue braccia per causa sua, farle dire quelle parole alla fine, ha reso tutto assolutamente perfetto.
Ecco, la persona che ha scritto il personaggio dell’imperatore si è occupato anche delle ultime quattro puntate, è evidente. Anche solo per questa fine, vale la pena vedere il drama per intero.
p.s. considerate che ho finito il drama in due giorni (ovviamente ha contribuito moltissimo il grado di skipping ad ogni scena inutile del drama – e sono moltissime) però mi ha lasciato davvero belle sensazioni.
ovviamente il voto resta
6 perché quattro puntate da 10 non possono farmi dimenticare le altre quaranta di fuffa.