SPOILER SU TUTTO IL DRAMALa prima cosa che balza all'occhio è la ricerca di una cifra stilistica specifica: ambienti, acconciature, abiti, scelte cromatiche, illuminazione. Tutto costruisce uno scenario indubbiamente unico e riconoscibile. Ammetto che per me è un po' stancante: seguire i sottotitoli, cercare di catturare i dettagli di tutta questa messa in scena, riconoscere i volti e, di conseguenza, i personaggi.....
Comunque apprezzo. Soprattutto gli spazi interni e i preziosi ricami degli abiti.
La premessa è raccontata con il teatro delle ombre di carta.
L'inizio è fulminante:
un giovane imperatore, visibilmente squilibrato;
la sorella dell'imperatore che, annoiandosi perché ha un unico principe consorte, chiede ed ottiene di poter avere un seguito di giovani belli, aitanti ed intelligenti (ben 24 e chiamati genericamente menke) per farle compagnia;
una setta segreta incaricata di assassinare l'imperatore;
una sosia della principessa che ne prende il posto per portare a termine l'incarico dato alla setta segreta;
il menke favorito dalla principessa che ha intuito, ma non ha le prove dello scambio.
Dopo di che, mi ritrovo a cercare di capire, primo, perché l'assassina
ci metta tanto per entrare in azione (e quando finalmente sembrava essere giunto il fine....subentra un'altra situazione per cui l'assassina cerca di redimere l'imperatore pazzo)
e, secondo, stranezze varie ed eventuali.
Dal susseguirsi di fatti sempre più bizzarri (almeno per me), capisco che forse dietro questa rappresentazione stravagante, ci sia in realtà una critica agli "ismi" della società (di ieri così come quella di oggi): come l'egocentrismo, l'edonismo, l'intellettualismo oltre che al malcostume, alla dissolutezza ed alla superficialità.
Però mi domando, arrivata all'episodio 11 (me ne rimangono ancora 41!!!!), cosa è questo drama? Vuoto formalismo o astrusa elucubrazione intellettuale? Non riesco a decidermi. Ma già questo "sforzo" di dovermi interrogare a riguardo mi annoia e mi fa supporre che non ne stia capendo nulla o che comunque mi stia perdendo, oltre che il senso, anche il piacere della visione.
Dopo che
è morto un re, se ne fa un altro.
La storia di intrighi e complotti all'interno della corte del Song e nella guerra tra i due imperi Song e Wei si ingarbuglia (onestamente lo seguita a saltare). La storia tra i due amanti predestinati della storia, tra menzogne e sotterfugi
è destinata a naufragare, ma gli ascoltatori non condividono e il narratore ricomincia un'altra storia. Già, perché per i primi 16 episodi, si era trattato di una storia raccontata da un cantastorie!
Cambio di scenario, Wei settentrionale, e si ricomincia!
Stessa coppia di protagonisti,
ma come se non si fossero mai incontrati e conosciuti, come se la storia raccontata nei 16 episodi precedenti non fosse mai esistita!!!
Matrimonio di stato, concubina gelosa, intrighi, complotti, battaglie. Tanta carne al fuoco, volendo tutto già visto, ma talmente contorto, torto e ritorto che più che appassionare, alla fine, viene a noia.
Alla fine mi interrogo: ho avuto un colpo di sonno ed ho saltato qualcosa?
Qua e là sono andata con l'avanti veloce, ma sono certa di non aver perso il senso generale del racconto e di non aver saltato le parti salienti. Pertanto, la visione è insoddisfacente. Tanto potenziale disperso nel formalismo estetico e in una narrazione talmente farraginosa da sembrare vuota.
PS (I "vuoti di trama" potrebbero essere il frutto dei tagli della censura?)
Edited by jaemini - 17/4/2019, 17:16