“Quell'estate il fiore della zinnia era sopravvissuto.
Aveva superato una tempesta.
Di nuovo con la tempesta successiva non cadde
Come la pioggia che cade, sbocciarono fiori rossi.
Quell'estate ero nel mezzo di una tempesta
Quell'estate, la mia disperazione fece fiorire rossi fiori come per uno scherzo crudele
e ancora le tempeste che si susseguirono non li fecero cadere.
Quando caddero, divennero puro fuoco;
quei boccioli resistenti coprirono il piccolo cortile di 36m² con un letto di fuoco.
Come uno scherzo, anche la mia disperazione era giunta alla fine.”
“La Fine di Quell'Estate” (그 여름의 끝), Lee Seong Bok (이성복), 1990
La trama è piuttosto semplice: due giovani innamoratissimi studenti universitari che per ragioni che all'inizio non sappiamo si lasciano e fanno perdere le proprie tracce all'altro, improvvisamente ben 23 anni dopo si incontrano di nuovo …. e si riconoscono. Fin dal primo momento apprendiamo come entrambi non facciano altro che tornare con la mente a quei giorni, indugino costantemente nella nostalgia agro-dolce del passato. Quindi perché si lasciarono? Cosa accadde veramente? Perché entrambi sono così diversi da come erano un tempo? Insomma, quei 23 anni di stacco costituiscono la parte “
mistery” del drama e l'elemento che, episodio dopo episodio, incuriosisce lo spettatore e che si andrà svelando pezzettino dopo pezzettino, come un romanzo che venisse completato in ordine casuale, partendo dal fondo, poi andando nel centro, ritornando poi verso la fine ecc. (motivo per cui non posso soffermarmi troppo a parlare dei protagonisti, il cui passato, come ho detto, rappresenta il fulcro della storia.)
Ma descrivere questo drama e riuscire a parlarne è tutt'altro che semplice. Mi sono chiesta più volte in che modo poter fare una recensione che riesca almeno a far cogliere l'essenza di quest'opera a chi legge, e ancora non ho una risposta. “
Cosa è questo drama?” Non saprei dire …. lo so a livello emotivo, sensitivo; ma a parole proprio non saprei.
Questo drama è tante cose. Ed è anche difficile da categorizzare.
Partiamo col dire che può esser posto tranquillamente nella categoria dei “drama romantici”. E allora perché mi è piaciuto da impazzire, ho amato ogni suo momento sin nelle viscere quando ho affermato più e più volte di non gradire opere che si collocano in questo genere di categoria? Ho completamente cambiato gusti? Ho detto bugie? No; il fatto è che non mi dà fastidio il romanticismo in sé, quanto la mancanza di coerenza e di contesto che troppo spesso affligge questo tipo di opere. Ebbene, questo drama HA un contesto ed è perfettamente calato in esso. Qual'è il contesto? Ma è semplicissimo: LA REALTÀ.
Tutto, in questa storia, è subordinato alle leggi della realtà, romanticismo compreso. In termini pratici significa che la storia d'amore non sarà fantasiosa con atteggiamenti e situazioni del tutto ridicole ed al di fuori del reale, ma sarà invece una delicata ed intensa relazione amorosa composta da vicissitudini del tutto all'interno della sfera della verità.
Per questo penso che sia un drama assolutamente particolare, perché in un certo senso
ad un intento, un atteggiamento, uno spirito neo-realista unisce un racconto nostalgico ed intimista.Per andare più nel dettaglio e fare qualche esempio:
la situazione socio-politica della Corea degli anni '90 e le manifestazioni studentescheSiccome i nostri personaggi sono studenti agli inizi degli anni '90 ed Han Jae Hyun (il protagonista) partecipa attivamente alle proteste studentesche essendo politicamente di sinistra, ci verrà offerta la vista di uno spaccato di un'epoca che va a costituire la storia sud Coreana moderna;
non solo un affresco nostalgico e positivo fatto di libri, di musica e quant'altro (è presente anche quello)
ma anche un racconto realistico e corretto dei tempi che furono, di ciò che non andava allora e di tutti gli sforzi fatti per raggiungere ed ottenere un mondo migliore.la situazione socio-economica attuale con la precarietà del mondo del lavoro, i diritti dei lavoratori negati, i sindacati, l'enorme divario fra ricchi e poveri, la situazione dello Stato Sociale ecc.Grazie ai diversi ruoli ed alle diverse posizioni nella società assunte dai protagonisti ai giorni nostri (Han Jae Hyun è il vice presidente della catena di supermercati appartenente alla Hyung Sung Corporation (una multinazionale dell'acciaio); Yoon Ji Soo (lei) è una ex-commessa proprio dei suddetti supermercati, ora lavoratrice a contratto in svariati posti e con un figlio a carico) la società coreana ci verrà mostrata per intero, un poco alla volta, senza veli o prosciutti sugli occhi.
Storie semplici di vita difficile, storie di lotta, di cedevolezza, storie con il fondo amaro, storie di amicizia che porteranno a grandi riflessioni (magari anche verso sé stessi) lo spettatore.
chaebol, finanza, corruzioneQuesto drama – come si dice – le cose non te le tira dietro. Niente buonismi di sorta, ripensamenti o, peggio, auto-censure. Racconta la realtà per quello che è, senza peli sulla lingua e sopratutto
sceglie una posizione, da che parte stare, e la mantiene, coerente, per l'intera durata della storia. Avrei dovuto trovare una tale accurata descrizione in drama che trattano apertamente di questo genere di tema (
Itaewon Class su tutti); è stato quasi ironico il fatto di aver scoperto trattate questo genere di problematiche in modo così perfetto in un drama romantico che parla di due amanti che si ritrovano dopo tanti anni.
Il tema dell'alta finanza poi, è trattato talmente bene da risultare parecchio incomprensibile per chi non è del settore (tipo me)! Il
When My Love Blooms Team ha fatto davvero un lavoro eccelso per cercare di spiegare a noi ignoranti della materia, per quanto possibile, cosa stesse succedendo e cosa stessero dicendo i personaggi; ma, ripeto, il tutto è raccontato in modo così realistico che non si può fare a meno di fallire nella completa comprensione dei dialoghi.
Questi sono i temi neo-realisti, le parti più oggettive della storia, ma i temi qui trattati sono una caterva, di stampo anche più intimo e soggettivistico. Si parla di cose come
il bullismo a scuola,
la difficoltà a coniugare il lavoro con i figli,
il divorzio,
il rapporto genitore-figli e
la difficoltà ed il dolore che si devono affrontare nella gestione di un genitore anziano malato,
l'infedeltà nel matrimonio,
la perdita dei propri valori,
lo shock derivante da ferite profondissime causate da gravi traumi ed il modo in cui ci si rapporta ad esse ….
…. e poi ovviamente
l'amore,
la nostalgia,
il rimorso …. :
la trama procede per
flashback che si “innescano” tramite associazioni di idee. E qui il drama riesce a rendere in modo magistrale la forte antitesi che intercorre tra la coppia Han Jae Hyun – Yoon Ji Soo da giovani e la coppia Han Jae Hyun – Yoon Ji Soo ai giorni nostri. La coppia giovane riesce a esprimere perfettamente tutta la freschezza, l'incoscienza e la voglia di vivere dei vent'anni; sprofondati in un periodo per niente facile eppure con tanta voglia di scherzare.
Sembrano sempre in bilico tra la poesia ed il ridicolo, quei due. Così innamorati e così coraggiosi che hanno bisogno di esternarlo sempre, il fatto che si amano; hanno bisogno di scriverlo sui muri o di urlarlo da una finestrella di un autobus: le loro azioni rappresentano loro stessi, ciò che dicono, ciò che fanno non sono altro che esternazioni del loro essere.
Completamente ribaltata, invece, è la situazione ai giorni nostri: ormai sono degli adulti fatti e formati e su di loro grava il peso delle responsabilità; sia dei figli, sia del lavoro, sia della reputazione in generale. Quel grandissimo coraggio e quel pizzico di menefreghismo che li accompagnava nei loro giorni di studenti universitari ormai non c'è più. Da profondi e lunghi silenzi è caratterizzata questa seconda “relazione” dei protagonisti. Da silenzi e da tantissime emozioni celate. Il mondo della coppia quarantenne non è più al di fuori, dove ad un pensiero si accompagnava naturalmente una parola, ma è tutto interiore; tutto all'interno dei loro cuori. Un contrasto fortissimo quindi tra ciò che viene detto e ciò che viene pensato.
Tantissimi i temi affrontati quindi ma vorrei mettere subito in chiaro che
la storia d'amore non è affatto inficiata dal racconto di altre questioni, e le altre questioni più oggettive non sono affatto sminuite dalla storia d'amore. Tutto trova un suo giusto e corretto posto all'interno della storia, facendo in modo che nessuno svetti o si sovrapponga troppo ad un altro cosicché tutti si diano risalto a vicenda.
Questo drama, difatti, l'ho paragonato ad un bellissimo arazzo cucito da un artista eccezionale, le cui parti hanno il loro giusto equilibrio e pertanto il tutto risulta razionale e sobrio. In una parola: bellissimo.Spendo giusto due parole per la prova attoriale perché beh, i nomi parlano da soli: Yoo Ji Tae dà prova di una
performance perfetta, esattamente come ci si aspetterebbe da lui; Lee Bo Young, poi, è SU-BLI-ME. La prima cosa che ho pensato guardandola è stata: “perché cacchio non l'ho conosciuta prima???!!! Cosa ho fatto finora nella mia vita!!!!”. Riesce in modo assolutamente magistrale a calarsi nel personaggio della quarantenne Yoon Ji Soo: una donna provata, sia fisicamente che mentalmente, tutta chiusa in un suo mondo interiore e che trova faticoso esternarlo agli altri; non per questo non una donna molto fine ed elegante, che trova sempre il modo di rialzarsi e combattere per coloro che ama e ciò in cui crede. Davvero, questa attrice si è letteralmente fusa con il personaggio che è diventata tale; sarà difficile per me riconoscerla come Lee Bo Young e non come la bellissima pianista Yoon Ji Soo.
Ma anche i ragazzi non sono stati per niente da meno!
Uri Jinyoung è stato assolutamente incredibile! E dire che diverso tempo fa seguivo il suo gruppo (i GOT7; sì, è un idol); ma non ho provato minimamente imbarazzo nel guardarlo né ho avuto brutti presentimenti …. a dirla tutta mi stavo quasi scordando che fosse parte di una boy band idol!
Riesce perfettamente a calarsi nel personaggio ed a diventare il ventenne Jae Hyun: il gentile, buono, altruista, paziente ed idealista Jae Hyun. Non vedo l'ora di vederlo in qualche altra opera perché chiaramente ha del grande talento e qui lo ha dimostrato tutto! Anche Jeon So Nee – al suo primo ruolo importante in un drama, da quanto ho capito – è stata molto molto brava a rappresentare la ventenne Ji Soo, innamoratissima e tutto pepe. Non solo un'attrice bellissima ma anche di talento.
Più che un applauso qui ci vorrebbe un inchino!
Non posso non parlare anche delle musiche: sì ci sono le OST certo, ma questi 16 episodi sono un grande
omaggio agli anni '90 per cui saranno satolli di musiche di quell'epoca – e non solo di musiche ma di film, di letteratura, di poesia e quant'altro. Questi episodi saranno letteralmente una macchina del tempo che trasporteranno lo spettatore nella Corea di quegli anni e, senza mezzi termini, lo “investiranno” in pieno con la loro cultura. In un certo senso, non c'è niente di meglio per imparare le abitudini e la storia di un paese!
Lascio
QUESTO link a chi volesse approfondire tutti i vari riferimenti culturali presenti nel drama: è un sito in cui vengono elencati TUTTE (ma proprio tutte!) queste piccole citazioni appunto, e divise per: MUSICA/FILM/LIBRI/POESIE. All'interno troverete anche i link su YouTube (nel caso delle canzoni) o su siti contenenti pezzi di traduzione/spiegazioni (per quanto riguarda i libri e le poesie, la maggior parte di esse inedite al di fuori della Corea).
Dunque: “
che cos'è questo drama?”
È una piccola grande perla del 2020.Ecco, io sono arrivata a pensarla così e cioè che pure questa sia un'opera
consolatoria, solo che decide di
consolare non estraniandosi completamente dalla realtà e raccontando fatti di pura fantasia; ma narrandola, la realtà, affinché dia quel senso che non si è i soli ad avere delle sofferenze, ad avere delle paure, ad affrontare momenti difficili. E che questa sofferenza può essere condivisa e quindi esser compresi.
Ci sono dei momenti in cui i personaggi sentono di aver toccato il fondo; la realtà li ha calpestati così duramente che sentono di non poter farcela più, sentono che tutto sia finito. E coloro che sono lì presenti non riescono a dire nulla che possa anche solo minimamente consolare perché “cosa vuoi dire? In fondo ha ragione”.
Eppure, per via di una chiamata di un'amica, per il sorriso del proprio figlio, per la giornata che è particolarmente bella queste persone continuano a rialzarsi.
Cadono 100 volte per rialzarsi 101. Chi dice che non possiamo farlo anche noi?
<<
In questo mondo popolato da sette miliardi di persone, ci sono altrettanti bei momenti nelle vite di quelle persone. Ciò significa che tutti vivono il momento più bello durante la loro vita.
“Quando il mio amore sboccia”. Non bisogna essere tristi se non è ancora arrivato il momento di diventare un fiore, o avere rimpianti perché ormai quel momento è già passato.
Ieri è collegato a oggi. Sono legato a te e tu sei legato a me. La vita continua e i fiori sono sempre pronti a sbocciare. >>
(P.S.
Non c'è UNA sola persona a cui non lo consiglierei, ma in particolare voglio consigliarlo alla mia amica
valinor che sono sicura vi troverà le stesse emozioni che trovammo in un drama che ci piacque tanto ….
)
Edited by moon-eo - 12/12/2020, 01:30