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| Un drama con una protagonista sopra gli "anta", che torna in Corea dopo molti anni di assenza per lavorare come direttore d'orchestra (un lavoro dove la quota di presenza femminile arriva appena al 5%). Si riunisce al marito - che è tornato prima di lei in patria - e riallaccia i rapporti con la famiglia. C'è anche un ex, che è incuriosito e approfitta della vicinanza geografica per scoprire che persona lei sia diventata, e decide di diventare una presenza costante quando lei lo snobba.
La mia assai scarsa conoscenza della musica classica non mi ha impedito di apprezzare la visione di questo drama (i brani sono famosi, sto tutt'ora riascoltando il duetto di violino del Passacaglia). Si vira un po' sul makjang, ma la produzione è di livello e la recitazione non è sopra le righe.
La protagonista è un personaggio interessante, con le sue ombre e il suo passato ingombrante. Sono arrivata a Maestra perché avevo conosciuto l'attrice protagonista in Inspector Koo. Ho ritrovato nel ruolo dell'ex l'attore che aveva lasciato un'impressione in The glory, pur avendo fatto solo un cameo come l'assassino del padre del protagonista.
Il drama viene presentato come mistero, anche se non è molto difficile capire dove si vuole andare a finire. Più coinvolgente il percorso di risoluzione di alcune questioni irrisolte della protagonista. Avrei preferito che il personaggio fosse scritto come meno "tossico"
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